Nuove tecnologie
Aston Martin, arriva la Rapide elettrica da 800 cv
Andy Palmer CEO Aston Martin, conferma al magazine Automotive News, l'intenzione della Casa di lanciare la sua prima supercar con propulsione elettrica entro i prossimi anni, seguita dalla versione definitiva del crossover DBX presentato all'ultimo Salone di Ginevra, per il cui progetto verranno investiti 200 milioni di sterline. Senza scendere nei dettagli, Palmer ha comunque resi noti gli obiettivi riguardanti la futura Rapide "EV": powertrain da 800 cv di potenza, trazione integrale e oltre 300 km di autonomia. Impossibile stabilire ora un prezzo, ma il manager ha fatto sapere che sarà nel range dei 200-250 mila dollari, ossia 180-220 mila euro al cambio attuale. Ben oltre quindi i 90-115 mila euro che occorrono attualmente per acquistare una Tesla Model S, di cui Palmer non teme la concorrenza, considerando Aston Martin di un segmento nettamente superiore.
Auto elettriche: batterie al grafene si ricaricheranno in pochi secondi
Il punto debole delle auto elettriche è la batteria, spesso poco longeva e lenta da caricare. In futuro però non sarà più così. L’ultima trovata in fatto di batterie per auto elettriche è il grafene. In gergo chimico si definisce il grafene un supercondensatore ad alte prestazioni. Per capire meglio di cosa si tratta però, bisogna fare un passo indietro.
Secondo gli ingegneri impegnati nella realizzazione di batterie migliori, la soluzione per la ricarica di un’auto elettrica sono i supercondensatori che dovrebbero sostituire gli ioni di litio che attualmente compongono le batterie. Per quanto i supercondensatori siano in grado di ricaricarsi velocemente, si scaricano altrettanto in fretta.
Il grafene, opportunamente lavorato, rappresenta un’eccezione. È infatti considerato un supercondensatore ad alte prestazioni in quanto ha la capacità di immagazzinare la stessa quantità di energia degli ioni di litio, dunque si scarica più lentamente, ma si ricarica anche velocemente come un normale supercondensatore.
A testare questa nuova tecnologia è il Gwangju Institute of Science and Technology in Corea del Sud, un Paese che punta molto sulla ricerca in particolare proprio delle batterie. I ricercatori puntano su una forma altamente porosa di grafene che ha un’enorme superficie interna. In questo modo riducono le particelle di ossido di grafene con idrazina in acqua trattata con gli ultrasuoni.
La produzione è una polvere di grafene che viene confezionata ed essiccata a 140 gradi e subisce una pressione di 300 kg per centimetro per 5 ore. Senza entrare ulteriormente nei processi chimici, il risultato è che il prodotto ottenuto sarebbe in grado di garantire una densità maggiore di 64 kwh per kg ed una densità di corrente di 5 ampere per grammo.
Applicato su un’auto avrebbe le stesse caratteristiche di una normale batteria agli ioni di litio, ma sarebbe in grado di ricaricarsi in pochi secondi anziché in diverse ore come accade oggi.
Inoltre i ricercatori hanno provato il processo di caricamento e di scarico decine di migliaia di volte e hanno notato che l’efficienza non è mai calata. Se la loro scoperta fosse applicata alle automobili su strada potremmo ottenere auto elettriche più efficienti di quelle a benzina dato che l’autonomia non sarebbe più un problema perché si ricaricherebbero in un tempo minore a quanto ci vuole per fare il pieno.
Sistemi di ricarica wireless ad induzione per la mobilità elettrica.
In Corea del Sud si sta sviluppando un progetto orientato allo sviluppo di un sistema di ricarica ad induzione wireless, e quindi senza fili e collegamenti con il mezzo da ricaricare, a cui sta partecipando anche un team dell’Università di Firenze (*). La città coreana laboratorio della nuova interessante sperimentazione di ricarica ad induzione senza fili che potrebbe risolvere molti dei problemi di ricarica delle auto elettriche, rendendole più appetibili per il grande pubblico, è quella di Gumi, in Corea del Sud. In quella città, su un percorso di 15 chilometri l’Advanced Institute of Science and Technology di Seoul sta testando l’”Online Electric Vehicle” (OLEV), un bus elettrico che effettua per le intere 24 ore il suo itinerario di fermate, senza mai avere la necessità di fermarsi per la ricarica delle batterie.
Per garantire sufficientemente e continuamente ricaricati i bus, i ricercatori hanno piazzato un numero di bobine da coprire circa il 10 per cento del percorso, permettendo così al bus di funzionare con una batteria piccolissima, dotata di capacità e conseguentemente con costi corrispondenti a circa un terzo di quelli delle batterie delle auto elettriche. Incrementando la capacità della batteria, e conseguentemente la distanza che si può fare fra una bobina di ricarica e l’altra, i dispositivi fissi, posizionati sotto l’asfalto, potrebbero essere molto più radi, rendendo così possibile attrezzare normali strade con il nuovo sistema, consentendo alle auto predisposte sia di ricaricarsi passando ripetutamente sulle bobine durante la marcia, o parcheggiandovi sopra per periodi più lunghi durante le soste.
Il veicolo elettrico a ricarica wireless si appresta a sbarcare in Italia.
Non si tratta di autovetture per uso privato ma di bus destinati al trasporto pubblico urbano, che sfruttano l'induzione magnetica per la ricarica delle batterie. Ad occuparsi di questo programma, che una volta avviato fornirà una soluzione alla necessità della ricarica degli accumulatori senza il conosciuto sistema delle colonnine, è Bombardier, Gruppo canadese specializzato nei settori trasporto (treni, tram) e aviazione, attraverso il proprio programma "Primove", che si prepara a una fase di test sul nostro territorio.
E' in avanzata fase di studio l'ipotesi di un piano sperimentale di sviluppo urbano della rete di ricarica a induzione magnetica a Savona, secondo quanto indicano le prime indiscrezioni sul Web. Sarà la città ligure, nelle prossime settimane, la candidata per un primo avvio di "Primove" di Bombardier. E' facile immaginare, trattandosi di veicoli da trasporto pubblico urbano, i vantaggi che derivano dall'adozione della tecnologia di ricarica a induzione magnetica: niente linee elettriche aeree (tradizionale fonte di alimentazione per i filobus), paesaggio urbano inalterato.
Mercedes: dalla F1 arriva l’Intelligent Hybrid
Il progresso tecnologico maturato dalla Mercedes in Formula 1 viene sfruttato anche nelle vetture di serie, dove debutta un sistema rivoluzionario, denominato Intelligent Hybrid.
Le Mercedes dotate dell'Intelligent Hybrid, hanno la batteria non al massimo della carica così, in prossimità di una salita, parte dell'energia viene utilizzata per aiutare il motore termico, contribuendo anche ad una sostanziale riduzione dei consumi. In pratica, la batteria cede la quantità di carica che potrà riacquistare in discesa ed eleva all'ennesima potenza l'efficienza del sistema ibrido.
Ovviamente, il congegno non solo consente di risparmiare carburante in proporzione al quantitativo di discese presenti nell'itinerario di viaggio, ma aiuta a non disperdere energia utile, aiutando il contenimento dei consumi.
(LaPresse) - Ideata dall'azienda svizzera nanoFLOWCELL AG, diretta dal visionario Nunzio La Vecchia, la Quant e-Sportlimousine è stata presentata allo scorso Salone di Ginevra ed è la prima automobile a essere equipaggiata con una propulsione elettrica che sfrutta delle batterie a celle di flusso capaci di prestazioni notevolmente superiori rispetto ai convenzionali accumulatori.
Utilizzando due serbatoi contenenti elettroliti che creano energia attraversando una particolare membrana, le batterie da 600V che alimentano questa futuristica ammiraglia sportiva sono infatti una sorta di via di mezzo tra le tradizionali celle elettromeccaniche e le fuel cell e sono in grado di erogare un quantitativo di energia cinque volte superiore rispetto a una batteria agli ioni di litio di pari peso.
Alloggiate sotto al pianale della Quant e-Sportlimousine, queste sono collegate a quattro motori da 231 Cv e 2.900 Nm (sistemati uno per ogni ruota) che permettono alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 2,8 secondi e oltrepassare i 380 km/h offrendo un'autonomia compresa fra 400 e 600 chilometri.
Lunga 5.25 metri, larga oltre 2.20 metri ed alta 1.35 metri. La Quant e-Sportlimousine è dunque una vera super car equipaggiata oltretutto con un telaio in fibra di carbonio e pronta a sorprendere anche con il design della carrozzeria dotata di porte ad ali di gabbiano.
Supercharger Tesla
Tesla Superchargers rappresenta la tecnologia di ricarica più avanzata del mondo attualmente. E' in grado di caricare 16 volte più veloce rispetto alla maggior parte delle stazioni di ricarica pubbliche la Tesla Model S . Molte delle stazioni Superchargers sono in grado di erogare fino a 120 kW che per la Model S può ricostituire una mezza carica in appena 20 minuti e gratuitamente. Funziona fornendo corrente continua direttamente alla batteria mediante cavi speciali che non utilizzano apparecchiature di bordo per la ricarica.
Un Model S adeguatamente attrezzato può caricare gratuitamente in qualsiasi Supercharger una volta abilitato, a differenza delle stazioni di servizio che richiedono di pagare per ogni ricarica. La sovralimentazione è incluso in ogni modello S con una batteria di 85 kWh, e può essere aggiunto a qualsiasi Model S da 60 kWh per 2.000 dollari o 2.500 dollari, se abilitata dopo la consegna.
Le stazioni utilizzano tettoie coperte con pannelli solari per compensare il consumo di energia e di fornire ombra. Nei prossimi anni, hanno in programma di coprire più stazioni in zone soleggiate con tettoie solari come impegno per l'ambiente da parte della Tesla.